Il 15% della popolazione italiana soffre di cefalea. La cefalea, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è, nella classificazione di tutte le malattie per la disabilità che ne consegue, ai primi posti in particolare per quanto concerne il sesso femminile. Spesso questo sintomo da origine ad equivoci e viene attribuito non di rado ad altre patologie, per cui il paziente si rivolge a vari specialisti: all’ortopedico pensando che la sua cefalea sia dovuta all’artrosi cervicale; all’otorinolaringoiatra temendo una sinusite, o all’oculista pensando a un disturbo visivo; al gastroenterologo, attribuendo la nausea e il vomito, associati non di rado alla cefalea, ad un serio disturbo digestivo. Le cefalee primitive, o primarie, costituiscono più del 90% di tutte le cefalee. Possono accompagnare la vita del paziente dalla prima infanzia alla senilità. Un’accurata indagine clinica porterà ad un corretto inquadramento diagnostico del tipo di cefalea, che consentirà un trattamento terapeutico personalizzato.
Le patologie più comunemente correlate allo Studio delle Cefalee sono:
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